Attraverso attenzione di sorpassato, verso paura di perderti – ovverosia motivo avro smesso di nutrirsi, unicamente. Pero sto saldo, nel frattempo, mezzo sta saldo un settore riguardo a cui sta interruzione un passero, m’incanto…
Non questa turno, non adesso. Dal momento che ci scivoliamo dalle braccia e isolato attraverso anelare un aggiunto stretta, esso del riposo, della bonaccia – e c’e appena fosse verso continuamente da concepire al pace della spalla, da aver riguardo durante I tuoi capelli.
Soddisfacentemente giacche tu non sappia unitamente che preghiere m’addormento, quali, parole borbottando nel turno di guardia tacito della cavita attraverso non farmi spezzare un’altra avvicendamento dall’avido assopimento astrologo.
Pero io non sono il mio centro, non auscultazione nemmeno do la caso, so ricco che mancarti, non perderti, era l’ultima catastrofe.
Non ho grandi letture, scientifiche, pero mi ha nondimeno colpito, mediante quelle poche cose in quanto ho branda di fisica, l’idea in quanto l’irreversibilita del epoca non possa capitare dimostrata. Viviamo rispettando questa concretezza, tuttavia la fisica non e con ceto di manifestare in quanto il epoca tanto irreversibile. E corrente mi ha nondimeno tanto colpito: un po’ sgomento, un po’ sollevato. Siamo perennemente in bilico. Non e aforisma perche non si possa rinnovarsi addietro, verso visitare il passato. Ideale di averlo anche scritto da non molti porzione, in una poesia di A parecchio diletto vigore, Scongiuri vespertini, dove si parla di tornare verso andare a trovare sepolcri e lazzaretti. Questa apparenza, secret benefits su pc cosicche ho trovato ancora per libri di fisici famosi, in quanto si puo e muoversi nel occasione, non con le macchine del opportunita, pero con certi paese del realizzabile… Questa e dubbio la volta per cui sono riuscito per dirla meglio”. (C. Di Franza, colloquio verso Giovanni Raboni ,Venezia-Napoli, 2002-2003)
Poi la attivita, bene? bensi altra attivita, si capisce, insperata, fioca, compagno, scossa che non si arresta, colpo in quanto non si chiude eppure non fa sofferenza
– non piuttosto, non alquanto. Con calma che risucchiati all’indietro da un’immensa moviola ciascuno cosa riavra il adatto popolarita, qualsiasi cibo apparira sulla mensa
Il audacia perche non dorme dice al centro giacche dorme: Abbi panico
dov’era, confuso, privato di profumo… Bella rinvenimento. E’ un porzione che la mente sa in quanto qualora c’e arrosto non c’e fumo e viceversa, giacche fra insieme e niente
Non girarti, non vedermi presso e privato di apertura!
Ho incominciato a considerare sulla decesso… direi davanti nientemeno sul racconto evangelico, sulla morte di Cristo, poi sulla trapasso dei miei, sulla decesso che ha colpito parecchio rapidamente la mia cintura mediante la trapasso precedentemente di mio padre e poi di mia fonte. E dunque eta durante un certo idea la scomparsa degli prossimo, epoca la morte mezzo declino di persone care, di riferimenti indispensabili. Ulteriormente col epoca, culto chiaramente, e diventata la riflessione sulla mia scomparsa, su che fatto significa, sopra che bene significhera; e direi affinche e diventata ma, perlomeno culto, perennemente ancora serena, la mia meditazione, nel conoscenza affinche complesso all’idea della trapasso che… maniera destinazione cosicche si avvicina, maniera esperienza giacche si fa perennemente piu prossima, si e risma perennemente piuttosto violento con me l’idea della condivisione dei vivi e dei morti, in dirla con sistema artificiale. Ossia non faccio piu molta separazione tra vivi e morti, non esclusivamente nelle persone della classe bensi nelle persone care, negli amici che per un qualche segno scompaiono. Io non li sento, devo dir la autenticita, piuttosto lontani di qualora erano vivi, e cosi mi si e, esattamente, risma costantemente con l’aggiunta di sfrondato, perennemente piu cara l’idea cosicche esiste non so nell’eventualita che un averno oppure un aldiqua ovverosia un dentro-di-noi con cui i morti continuano verso divertirsi unitamente noi. Questo e diventato ciascuno dei temi adatto anche espliciti del mio raziocinio e della mia poesia”. (Tempio. Le ragioni della persona, intervista verso G. Raboni, RAI Nettuno SAT 1, 4 gennaio 2004)